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Giorgio Percorari: "Lo Tsunami finanziario è arrivato in Inghilterra."

Trascrizione Video (Parla:  Giorgio Pecocari di Piano Finanziario TV , canale YouTube) Che cosa sta succedendo in Inghilterra? Bella do...

Trascrizione Video

(Parla: Giorgio Pecocari di Piano Finanziario TV, canale YouTube)
Che cosa sta succedendo in Inghilterra? Bella domanda. Sui giornali se ne legge di tutti i colori. La sterlina dall'inizio dell'anno ha perso il 17 e 45 per cento. I titoli di Stato stanno affondando non solo per ragioni legate all'aumento dei tassi di interesse di cui abbiamo già parlato in altri video, ma per ragioni specifiche relative proprio a quello che sta succedendo in Inghilterra, e lo vediamo da questo crollo più recente che è partito a inizio settembre.

C'è la fila ai Compro Oro per andare ad accaparrarsi, appunto monete, lingotti, qualunque cosa che ci permetta di preservare il valore del nostro capitale in un contesto di inflazione a doppia cifra. Quindi lo scenario non è particolarmente roseo in Inghilterra. Ma quali sono le ragioni, e che implicazioni ha questa crisi inglese a livello di politiche economiche del nuovo governo, e soprattutto di rischi sistemici al sistema economico finanziario mondiale?

Perché quello che sta succedendo in Inghilterra potrebbe avere un effetto contagio anche nel resto del mondo. Approfondiamo tutto questo e tanto altro in questo video. [...]

L'Inghilterra, come più o meno tutti i paesi sviluppati, non è esente dal problema dell'inflazione che ha già toccato la doppia cifra a luglio e ha leggermente ritracciato al 9,9% in estate, ma vedremo i prossimi dati. Insomma non è comunque su una veloce traiettoria di ritorno al 2%.

Gli inglesi come noi italiani, come tutto il resto degli europei, e anche gli americani, deve convivere con tasse di inflazione elevatissimi. Dal canto loro anche gli inglesi hanno attuato una politica di aumento dei tassi di interesse, che è partita leggermente prima già alla fine del 2021, ma che comunque vede rapidi incrementi dei tassi di interesse fino all'attuale 2.25%.

La politica monetaria è leggermente anticipatoria rispetto ad America e Stati Uniti, ma più o meno segue la stessa traiettoria. Quindi anche in Inghilterra ha visto un crollo delle quotazioni, per quanto riguarda i titoli di Stato, e da questa prima linea tratteggiata, che con la quale abbiamo voluto identificare appunto il Trend di riduzione dei prezzi per i titoli di Stato a 10 anni. Questo è il GILT ...

I Gilts sono titoli di stato emessi dal Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, con scadenze da 1 a 50 anni e prevedono generalmente un tasso fisso, pagato con cedole semestrali. Vi sono anche Gilts irredimibili, che cioè non prevedono data di rimborso. Si possono distinguere due categorie di Gilts. Gilts convenzionali: sono emissioni da 100 sterline con cedola semestrale fissa e rimborso del capitale a scadenza. Hanno durate di 5, 10 e 30 anni. Dal 2005 sono cominciate le emissioni di Gilts con scadenza 50 anni. Gilts indicizzati: sono emissioni indicizzate all'inflazione e tengono conto dell'incremento dell'inflazione misurata dallo Uk Retail Price Index (RPI). [Fonte: Wikipedia]

... quindi l'equivalente del BTP italiano del Bund tedesco del Treasury americano. Il GILT, il titolo di Stato inglese, e questo è durata 10 anni, quindi anche lui ha visto una contrazione corrispondente all'aumento dei tassi di interesse nella prima parte dell'anno.

Ma questo crollo è tutto rischio specifico inglese che andremo ad approfondire in questo video. Lo approfondiremo come al solito con tante slide, tantissime slide. Dietro a questo video ci sono tante ricerche che il team di Piano finanziario ha dovuto fare per riuscire a creare un contenuto che fosse comprensibile. Ma finanziariamente staccabile cioè, che avesse delle prove, dei dati e non quella fuffa che troppo spesso si vede su YouTube [...] sappi che queste slide possono essere scaricate gratuitamente, ti spiegherò come alla fine del video.

Anche in Inghilterra devono convivere con un aumento dei prezzi dell'energia verticale e ci sono proteste petizioni per chiedere al governo azioni per contenere l'incremento del costo della vita, "cost of living Crisis" è proprio quello che si vede. Riscaldare la casa media in Inghilterra nel 2018 aveva un costo di 453 Sterline annue, la stima e che a settembre 2022 il costo sia potenzialmente superiore alle 2.500 sterline annue [...].

Commento di Economista Divento: ATTENZIONE: cioè il costo di riscaldamento in UK il governo stima che aumenterà del 550% (5 volte e mezzo) e questi aumenti ci saranno per il 2022 e 2023 ed è molto probabile che questi aumenti arrivino anche in Italia e perdureranno per più di un anno.

(Parla: Giorgio Pecocari di Piano Finanziario TV, canale YouTube, dal minuto 3:42)
Il governo inglese però ha già deciso di intervenire con quello che viene chiamato "mini budget", però attenzione di quale governo stiamo parlando? Sì perché Boris Johnson si è recentemente dimesso ed il primo ministro è diventato Liz Trass che assieme al suo ministro delle finanze Kwasi Kwarteng [...] è il centro di varie polemiche proprio per le politiche economiche che sta mettendo in atto.

Liz Trass


Kwasi Kwarteng


Il neonato governo a guida Liz Trass prende di petto la situazione energetica e decide di porre un limite alle bollette, appunto a 2.500 sterline all'anno di costo. E questo "cap" cioè questo limite massimo all'incremento delle bollette sarà attivo fino al 2024. 

Questo aiuto le famiglie avrà un costo di circa 150 miliardi di sterline, o meglio potrebbe arrivare a costare quella cifra, la vera cifra la si scoprirà nel 2024. Ma Liz Trass dice che chiaramente queste sono misure straordinarie da utilizzare in tempi straordinari quali quelli che stiamo vedendo. 

Nel mini budget c'è anche una grossa riduzione di tasse. Infatti il governo cancellerà l'aumento delle tasse sulle società, che era stato già previsto un incremento che portava la tassazione sulle imprese al 25%, e abbasserà in "income tax" cioè l'IRPEF per capirsi, la tassa sulle sui redditi personali; in un contesto in cui la Banca Centrale inglese, ieri ha dichiarato che l'Inghilterra è molto prossima ad entrare in una recessione. 

Come viene finanziato questo stimolo fiscale, e questo aiuto alle famiglie, relativamente alla questione delle bollette? A debito. 

E questo è un tema molto importante, perché siamo partiti dalle politiche del governo arriveremo ai Titoli di Stato, cosa sta succedendo ai Titoli di Stato, e poi vedremo che questo ha un impatto sui fondi pensione. 

Ma ci arriviamo tra poco, perché te l'ho già detto questo è un video molto succoso. Ma dobbiamo capire la sequenza degli eventi. 

Il messaggio è che questa è una politica Iper espansiva, a debito, in un contesto in cui l'inflazione è prossimo al 10%, e l'Inghilterra sta entrando in recessione. 

Questo specchietto (vedi a 5:43) ci permette di avere una visione d'insieme di quello che sta succedendo. Inflazione a doppia cifra, l'abbiamo già detto, Titoli di Stato in forte contrazione come prezzi, quindi rendimento che sta iniziando ad andare alle stelle. Alle stelle, tutto relativo, rispetto al 2021 rispetto al 2021 al 2019, rispetto al 2020 è alle stelle, eravamo prossimi allo zero. Adesso siamo oltre il 4% quindi è alle stelle a livello relativo. 

Una riduzione di tasse che non ha precedenti o meglio ha un solo precedente a livello di storia dell'Inghilterra, che incide per l'1,5% del Prodotto Interno Lordo inglese (PIL). Quindi è un taglio di tasse epocale, che però cominciamo a capire a delle implicazioni. Quello che prima pensavamo fosse una causa del problema, forse è un po' la conseguenza. 

Cioè l'impatto che queste politiche fiscali monetarie hanno sul Tasso di Cambio, che sta andando giù, in verticale. Cioè la sterlina sta perdendo valore, settimana dopo settimana. Anzi no, giorno dopo giorno. 

Il punto è che se vogliamo contenere l'inflazione, lo abbiamo già visto in altre economie, l'Europa gli Stati Uniti, dobbiamo aumentare i tassi di interesse, dobbiamo raffreddare l'economia. Così che se la domanda si contrae, bene verosimilmente anche l'impennata dei prezzi si contrarrà, a meno, e questa è una premessa che dobbiamo fare sempre, di aumento dei prezzi per ragioni energetiche. Quindi il conflitto rosso Ucraina, speculazione sul prezzo dell'energia, eccetera.

Ma tutti gli altri componenti dell'inflazione, perché l'energia è responsabile di circa un 30% dell'inflazione, bene tutto il resto dell'inflazione può essere ridotto contraendo la domanda.
Come? Aumentando il costo del denaro e quindi raffreddando l'economia. 

Quindi, da un lato appunto la Banca Centrale inglese vorrebbe aumentare i tassi di interesse raffreddare l'economia, dall'altra parte quello che sta facendo il Governo è quello di stimolare l'economia. Come? tagliando le tasse. Ma se lo fa a debito, deve emettere nuovo debito pubblico per poter finanziare questa politica. 

Quindi abbiamo, che da un lato la Banca Centrale inglese vorrebbe ridurre la massa monetaria, e come lo fa? Vende Titoli di Stato inglesi. Perché pensiamo che cosa faceva al contrario quando c'era il "Quantitative Easing", il cosiddetto alleggerimento monetario. Compravano Titoli di Stato e di conseguenza abbassavano il Tasso di Rendimento.

Adesso stanno facendo il contrario, vogliono ridurre la massa monetaria, quindi vendono Titoli di Stato. Ma dall'altra parte anche il Governo Inglese sta vendendo Titoli di Stato, quindi che cosa stiamo capendo? 

Eh! Che forse ci sono un po' troppi Titoli di Stato in vendita, e potenzialmente mancano i compratori.
E che cosa succede ad un mercato in cui c'è tanto offerta e c'è poca domanda? L'abbiamo capito, i prezzi calano, ma calano in modo verticale, perché fondamentalmente il mercato è inondato di Titoli di Stato.

Questo Meme (vedi immagine a 8:33) fa capire perfettamente che cosa sta succedendo in Inghilterra. Cioè la politica fiscale e monetaria in Inghilterra è in un loop. Cioè sono in un cult de sac (strada senza uscita) potremmo dire. E come dice, una persona che stimo molto, in dialetto modenese, 

"quando sei in un cult sac per uscire da un cult sac serve un sacco di cool."

Se quindi i Titoli di Stato vengono immessi sul mercato, sia per ridurre la massa monetaria da parte della Banca Centrale inglese, sia per finanziare il nuovo debito da parte del Ministero dell'Economia, i prezzi scendono. E che cosa succede a rendimento? Che sale, e l'abbiamo visto, siamo già ad un 4 e mezzo per cento di rendimento.

Attenzione, non per un titolo di Stato a 10 anni, per un titolo di Stato a 2 anni, inglese, 2 year Guilt. 

Ma questo riprezzamento, soprattutto quest'ultimo, riprezzamento, il grafico che ha una scala molto lunga, parte del 2008, non ci fa capire quanto è verticale questo riprezzamento. Cioè quanto è stato veloce il passaggio dal 3 al 4 e mezzo per cento di rendimento atteso. Perché? Perché, in altre parole, è stato velocissimo deprezzamento al ribasso dei Titoli di Stato

E lo vediamo proprio in questo candelone negativo che rappresenta la variazione giornaliera del rendimento di un trentennale. Quindi tutta la curva obbligazionaria si sta riprezzando alla luce delle politiche monetarie e delle politiche economiche del governo. Quindi il trentennale, a maggior ragione che ha durata lunghissima è stata massacrato. 

Quanto massacrato? Lo vediamo in questo Tweet un'obbligazione al 2061, quindi emessa immagino nel 2021, quindi un trentennale, con un tasso di rendimento allo 0,5%, era un blocco di Titoli di Stato venduti per un controvalore di 970 milioni di dollari, oggi vale 240 milioni di dollari

E questi titoli sono nel portafoglio di qualcuno. Quindi c'è qualcuno che ha una perdita sui Titoli di Stato a 30 anni dopo un anno dall'acquisto di questi Titoli di circa, a spanne, il 70-75%

Ma adesso arriviamo alle conseguenze di questa cosa, perché abbiamo capito che c'è stato un corto circuito l'abbiamo visto da quel bellissimo meme. Qual è il corto circuito? Il corto circuito deriva appunto dal fatto che non c'era più liquidità sui titoli di Stato. C'era troppa offerta di vendita. Ma nessuno che comprava, o troppe poche istituzioni investitori che volevano comprare. 

La situazione era così grave, è così grave tuttora che sul Financial Time si legge come la Banca Centrale all'inglese è dovuta intervenire, adesso vedremo come, perché c'era un vero e proprio manubrio "proper Shit Show" (vero spettacolo di merda) proprio per le ragioni che il "Tax Cat" cioè il taglio delle imposte proposto dal governo è "unfounded" cioè vuol dire a debito. Cioè non è coperto da riserve che allo Stato, è tutto ad Deficit. 

Per evitare, o quantomeno limitare questo "shit Show" la Banca Centrale inglese ha dovuto intervenire. Facendo che cosa? Beh tornando a comprare Titoli di Stato inglesi. 

E questa è una notizia incredibile, un fatto incredibile. In un contesto in cui stavano attuando politiche di dette di "Quantitave Tightening", di riduzione della massa monetaria la Banca Centrale inglese per evitare un tracollo finanziario, che è quello che stiamo commentando, è dovuta intervenire. Quindi diventando compratore di ultima istanza dei Titoli di Stato inglesi. 

Cioè, in altre parole, nessuno compra i Titoli di Stato inglesi? A questo punto li compro io, Banca Centrale inglese. 

Però, sono in totale controtendenza con: 

  • uno con quello che stanno facendo nel resto del mondo, ma potremmo anche dire chi se ne frega
  • ma due con quello che stavo facendo io prima (Banca Centrale inglese), cioè riduzione della massa monetaria
Quindi la Banca Centrale inglese con questo comunicato stampa annuncia il fatto che il repricing, il riprezzamento, dei Titoli di Stato specialmente, quelli a lunga durata, è stato così importante che li ha costretti fondamentalmente a dover intervenire. Perché era rischio la stabilità finanziaria dell'Inghilterra.

Però attenzione, hanno già messo le mani avanti, o almeno hanno detto, non è che compreranno illimitatamente, perché? Perché fino a tre settimane fa stavano vendendo Titoli di Stato, quindi hanno detto che interverranno solo per un periodo limitato, fino a quando la minaccia di problemi alla stabilità finanziaria dell'Inghilterra non sarà rientrata. 

Teoricamente la loro strategia di ridurre di 80 miliardi di sterline la massa monetaria al mese è comunque effective unchanged (effettiva, invariata) cioè vuol dire che non prevede cambiamenti, teoricamente. Cioè se tutta questa emergenza rientra. 

Quindi questo conferma dovrebbe essere un'operazione di breve periodo, un'operazione di supporto al Titolo di Stato inglese tramite il loro acquisto, e quindi immissione di moneta sul mercato, dovrebbe essere una politica di breve periodo. 

Ma cosa vuol dire che c'era un rischio sistemico a livello inglese? Cosa vuol dire dover intervenire per garantire la stabilità finanziaria, dell'Inghilterra, in questo caso? 

Beh questo è un tema molto importante ed è la ragione per cui facciamo questo video. Voglio farti capire la sequenza logica, perché capirai alla fine che questo tema è applicabile anche l'Italia e soprattutto darà anche spiegazioni a concetti a mio parere non noti, non compresi da tutti coloro che ritengono che il problema dell'Italia sia semplicemente che non abbiamo l'euro e basterebbe stampare moneta Gogo e avremmo risolto tutti i nostri problemi. 

Questo è un ottimo esempio di quello che può succedere stampando a caso moneta. 

La Banca Centrale inglese quindi lancia un programma di 65 miliardi di Sterline, per calmare i mercati. Perché? Perché questo metteva a rischio fallimento i Fondi Pensione

Attenzione, attenzione: questo è un tema importante, perché sono i soldi su cui faremo affidamento quando andiamo in pensione, quindi se c'è un problema ai fondi pensione ne va della stabilità finanziaria di uno Stato, giusto? 

Quindi adesso capiamo perché sono andati in crisi i Fondi Pensione, e ti sarà perfettamente chiara la sequenza di cause effetto che ha portato molti fondi pensione andare veramente in crisi nelle settimane scorse.

Il problema si legge sempre sul Financial Times che i Fondi Pensione, alla luce delle dinamiche che abbiamo capito precedentemente, erano a rischio di insolvenza. 

Proprio per il massiccio sell-off (svendita) cioè la vendita compulsiva dei Titoli di Stato inglesi che ha portato ulteriormente al ribasso il prezzo dei Titoli di Stato, dopo già la contrazione di prezzo che c'è stata, causata, cioè giustificata dall'aumento dei tassi di interesse. 

I Fondi Pensione sono stati costretti a dover liquidare ulteriormente i Titoli di Stato, e il meccanismo lo capiremo tra poco. Quindi contribuendo ulteriormente a ridurre la liquidità dei Titoli di Stato, dei suddetti. Proprio perché c'erano ulteriori venditori di Titoli di Stato anche i Fondi Pensione a un certo punto, commenta un banchiere inglese, ero così preoccupato che fosse l'inizio della fine. 

Quello che abbiamo rischiato la settimana scorsa è stato un ennesimo Lehman Brother. O meglio ci siamo andati molto vicino. Non è stato come il momento di Lehman Brother ma molto simile. 

Molti Player del mercato, molti istituzioni finanziarie hanno finito il collaterale e hanno dovuto cioè dovuto "dumped" cioè scaricare sul mercato Titoli di Stato inglesi. 

Che cosa significa che hanno finito il collaterale? 

Cioè qual è il problema per un Fondo Pensione se i titoli di Stato scendono di prezzo in modo così deciso? Bene te lo spiega adesso. Innanzitutto Dobbiamo capire che in Inghilterra esistono due tipologie di Fondi Pensioni, che potremmo definire: 

  1. di Defind Benefit,
  2. di Defined Contribution.

Qual è la differenza? Benefit, okay lo capiamo significa reddito, cioè quello che ci arriva, il Benefit è quello che incassiamo, quindi incasso predefinito, potremmo tradurlo così in qualche modo, e l'alternativa è di Defind contribution cioè contribuzione definita. Sembrano concetti simili, ma sono molto differenti. 

Perché è un Defind Benefit pension fund, c'è un fondo pensione con ammontare fisso che riceverà il risparmiatore a scadenza, presuppone appunto che ci sia un reddito fisso futuro che dovrà ricevere il risparmiatore. Anche in un contesto in cui i tassi sono calati drasticamente negli ultimi anni, l'abbiamo commentato in vari video, e i rendimenti attesi per l'obbligazionario, fino al 2021 erano bassissimi parlavamo dello zero virgola percento. 

Quindi come poteva un Fondo Pensione a cedola garantita, potremmo definirla così, garantire dei rendimenti futuri tra 20-30 anni in un contesto di tassi così bassi? 

Beh molto semplicemente si prende il patrimonio del fondo, lo si divide in un paio di quote, diciamo due quote, poi difficile capire le percentuali, qualcosa che non ho approfondito ma ci basti capire la logica: 

  • una quota a bassissimo rischio, titoli di stato ad esempio,
  • e una quota a maggiore rischio
Qual è l'obiettivo di questa divisione? È far sì che la quota a maggiore rischio, magari con dei Titoli obbligazionari più rischiosi, non lo so, Titoli di Stato ad alto rendimento "High Yield (=Ad alto rendimento)" generino quel rendimento che non genera il Titolo di Stato. Quindi facendo sì che l'unione delle due porzioni del portafoglio insieme diano rendimento più o meno in linea con il contributo promesso per il futuro all'investitore. 

Quali sono i rischi? Beh, chiaramente per la parte rischiosa è il rischio mercato. Magari appunto l'obbligazionario "High Yield (=Ad alto rendimento)" è esposta a rischio di credito, a rischio tassi, eccetera. 

Sulla parte sicura invece del portafoglio possiamo dire che l'unico rischio che c'è è il rischio tassi di interesse. 

Attenzione adesso diventa tecnica, ma ti assicuro che te lo spiego e capirai. Però se non capisci proprio tutto, ti basti capire la logica. [...] 

Quindi come ci si protegge dall'aumento dei tassi di interesse? Con dei derivati, è molto semplice. Non ti sto a spiegare cos'è un derivato, immaginalo un'assicurazione. Cioè io mi copro da un rischio e pago un premio, pago il 2% all'anno per coprirmi da un determinato rischio, come la RCA per la macchina. Se quel rischio si manifesta, ad esempio faccio un incidente, riceve un capitale che va a coprire il danno.

Bene per potersi coprire dal rischio aumenta di tassi di interesse i Fondi Pensioni hanno sottoscritto dei derivati con delle controparti. Quando si apre il mondo dei derivati si apre il mondo anche della leva, quindi della leva finanziaria, e il rischio Margin call (Richiesta di integrazione o Richiamo di Margine) cioè il fatto che tu dai in garanzia degli asset, degli investimenti, Titoli di Stato ad esempio, e potenzialmente sei soggetto a quella che viene chiamata Margin call

Cioè se il capitale che hai dato in garanzia scende di prezzo devi coprire l'ammanco di garanzia. Per farla breve, che cosa è successo? Che è arrivata la Margin call, i Fondi Pensione hanno dovuto coprire appunto la garanzia mancante, come? Andando a vendere Titoli di Stato: 

  • per poter finanziare i derivati che gli permettevano di poter coprire i rischi presi, 
    • per poter garantire il rendimento atteso dei Defind Benefit pension fund. 

Capita la sequenza? Ecco perché era un problema alla stabilità del paese. Perché di questi Defind Benefit pension fund, ce ne è in giro in Inghilterra per 3 trilioni di sterline.

Quindi non è una fetta del patrimonio degli inglesi che può andare a zero, e vabbè dai è andata così. No è qualcosa che deve essere tutelato. E quindi quando si verifica una crisi di liquidità come quella che abbiamo visto nelle settimane scorse in Inghilterra, non si può lasciare che il mercato sia autoregoli e deve intervenire la Banca Centrale inglese in questo caso, ed è quello che ha fatto comprando titoli di Stato, per dire: "ragazzi il prezzo non può andare giù a ZERO perché comunque compro io." 

Quindi rischio rientrato? Fine dell'emergenza? Beh, più o meno perché, innanzitutto la tempesta è tutt'altro che finita. Ma soprattutto adesso stiamo capendo che ci troviamo di fronte ad un territorio inesplorato, un territorio anche in cui ci sono delle politiche monetarie che sono in contrasto con politiche portate avanti un mese fa, e sono fondamentalmente azioni prese in un contesto d'emergenza. 

L'impatto che è anche una lezione per tutti coloro che sostengono che "basta Stampare moneta e abbiamo risolto i problemi" e che adesso i mercati trattano il Debito Pubblico inglese in termini di spread come il mercato greco e italiano! Applauso. 

Cioè le news dicono: "i Titoli di Stato inglesi adesso fanno così schifo che sembrano come quelli greci e italiani". Proprio per la scarsa credibilità che hanno queste politiche fiscali e monetarie che sono in controtendenza l'una con l'altra. 

Per tutti quelli che "lo spread non è un problema è solo un'invenzione della BCE", ragazzi lo capite che adesso lo spread sarà un problema anche per l'Inghilterra? Perché lo spread di fatto identifica la credibilità che hai sui mercati finanziari, e la credibilità del governo inglese si è notevolmente ridotta per queste azioni. 

La liquidità dei Titoli di Stato inglesi, infatti come abbiamo visto, cioè per liquidità si intende quanta gente c'è dall'altra parte a comprare titoli di Stato quando tu li vuoi vendere, questa è la liquidità, bene come vediamo se va su: peggiora. Ciò vuol dire la liquidità peggiora. 

Bene, vediamo (a 21:16) il picco che ha avuto l'Inghilterra, in giallo, negli ultimi mesi chiaramente Peggio degli inglesi ci sono solo i titoli di Stato italiani dove se non c'è la BCE e con lo scudo anti spread a comprare, cioè Ciao, ciao né proprio (=non ce né proprio). 

Ma questo problema ad esempio non ce l'ha la Germania, Linea Azzurra (21:33), perché comunque per quanto ci siano tensioni sul mercato obbligazionario rimane un paese solido, stabile, che darà stimoli all'economia e stimoli alle famiglie, ad esempio sul tema delle delle bollette, però rimane un paese credibile e soprattutto creduto dai mercati finanziari. 

L'ulteriore impatto è impossibile declassamento da parte delle Agenzie di Rating. S&P, Standard & Poor's che oltre a produrre l'indice azionario americano è S&P 500 è anche un emittente di ratings, quindi di valutazione della solvibilità del debito pubblico, ha messo i titoli di Stato inglesi sotto un "Outlook" cioè un'osservazione negativa che potenzialmente potrebbe portare ad una riduzione del rating, da doppia A una valutazione più bassa. 

Fermi tutti precisazione il video che stavi vedendo è stato registrato il 3 ottobre. Bene il 3 ottobre al pomeriggio a video già concluso e già montato, è stata divulgata questa notizia: "il governo inglese riformula il taglio delle tasse in questione, proprio a causa dei market turmoil (turbolenze di mercato) dell'impatto che questo piano di taglio delle tasse ha avuto sui mercati. In particolare hanno deciso di eliminare un taglio delle tasse che era previsto per i redditi più alti. Quindi è una specie di flat Tax per i redditi sopra 150.000 sterline all'anno. 

Questo è stato uno degli altri elementi che non è stato particolarmente apprezzato dai mercati perché considerato inadeguato, vista la situazione che prevede appunto un eccessivo indebitamento e una condizione economica e finanziaria di emergenza. Ci tenevo a fare questa precisazione perché la situazione è talmente critica che ha fatto sì che il governo corresse immediatamente ai ripari e correggesse la propria politica fiscale. Ma torniamo al video. 

La cosa divertente di questa storia è che stiamo capendo che cosa può succedere fuori dall'Europa quando manca la credibilità dei mercati finanziari, e quindi viene scaricato del debito pubblico e il rendimento atteso sale. Gli inglesi si stanno ponendo le stesse domande che si pongono quotidianamente gli italiani quando c'è un aumento dello spread : "Che cosa faccio compro i titoli di Stato o li vendono?

Infatti su Google si legge: "è ora il momento di Comprare titoli di Stato inglesi?" (cndc.com)

Eh, è una bella domanda! Però ovviamente il rendimento si sta ritarando, adesso il titolo di Stato 10 anni rende il 4 e mezzo per cento, perché? Perché c'è un rischio percepito più alto rispetto ad altri Stati. E stiamo capendo che quando lontani dalla tripla A, cioè dal titolo sicuro per definizione, perché il paese finanziariamente stabile solido e a prova di Bomba, bene, comincia ad avere dei rendimenti più alti da pagare per poter finanziare il tuo debito. E di conseguenza il tuo debito pubblico, quando vai a rifinanziarlo, costerà sempre un pochino di più. 

Adesso che dovrebbero essere chiari questi concetti, quanto non ha senso un commento di questo tipo (24:22): "senza poter Stampare moneta siamo sempre a chiedere soldi e interessi poi stiamo pagando gli interessi dell'81". Va bene, ok. "Abbiamo già pagato più del nostro debito maledetti bugiardi, Maledetti Maledetti". Maledetti, al quadrato potremmo metterlo. Caro Pablo "mi dispiace, non capisci come funzionano queste tematiche". 

E questo video ritengo che sia un autentica lezione che avremmo potuto mettere a pagamento su piano finanziario ma finché i contenuti me li preparano i ragazzi del team di piano finanziario sono felice, Io mi prendo solo il tempo di registrarli e di spiegare queste cose Quindi così in via del tutto eccezionale l'abbiamo messa qui sul piano finanziario incuranti della durata di questo video potrebbe perché una volta montato potrebbe durare anche 30 minuti e non essere un contenuto da YouTube ma non ci interessa lo facciamo e se trovi valori da queste autentiche lezioni Clicca mi piace.

Il messaggio che dobbiamo capire che non bastare la moneta Perché sarebbe troppo semplice ragazzi poter stampare monete di ho risolto tutti i miei problemi. Il problema è che quella moneta qualcuno la deve volere. Non posso fare la valuta Giorgio Coin ok e aspettarmi poi che abbia un prezzo riconosciuto dal mercato perché non la conosce nessuno. 

Il tema della valuta è la credibilità che ha sul mercato e quando viene a mancare la credibilità la valuta sì svaluta. Il problema è solo ed esclusivamente inglese possiamo fregarcene? Possiamo dire ,Va bene Oh andate a scontrarvi contro un muro se volete? La risposta è no perché comunque questa ripercussioni sull'economia globale perché gli Stati Uniti, se non erro hanno il 3 o 4% della capitalizzazione dei mercati finanziari e un 2-3% di prodotto interno lordo mondiale. 

Gli Stati Uniti stimolano l'Inghilterra a ripensare il piano taglio della fiscalità, e il sell-off (svendita) cioè la vendita scomposta di Titoli di Stato inglese ha riverberato, cioè ha avuto un effetto su tutti i mercati finanziari mondiali, e viene percepita come una forte minaccia. 

Perché i titoli di Stato inglesi sono nei portafogli e anche dell'australiano per capirsi; è contento l'australiano di vedere questa volatilità? Chiaramente No. Il disastro finanziario inglese è un avvertimento al mondo intero, la miscela tossica di politica inflazione e altri tassi di interesse sta minacciando l'intero sistema finanziario inglese, lanciando un'onda di shock, uno tsunami su tutti i mercati finanziari e dando un segnale di avvertimento molto forte a tutti i governi relativamente alla nuova fase economica nella quale stiamo entrando. 

E questa potenzialmente è una delle ragioni per cui una banca molto nota a livello europeo è considerata potenziale rischio fallimento. Di quale banca stiamo parlando? Bene facciamo arrivare questo video a 2000 mi piace e faremo un video di approfondimento, perché dobbiamo capire le ripercussioni che questi fenomeni di natura prevalentemente finanziaria hanno sul tessuto economico, e lo faremo in un prossimo video. [...]

Testo trascritto dal video di Giorgio Pecocari di Piano Finanziario TV, canale YouTube.

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