Senza una Banca Centrale Nazionale qualsiasi politico conta poco o nulla, perché deve chiedere il permesso per le proprie politiche eco...
Senza una Banca Centrale Nazionale qualsiasi politico conta poco o nulla, perché deve chiedere il permesso per le proprie politiche economiche alla BCE (Banca Centrale Europea) è proprietà di banche e aziende private e non è votata da nessuno. Se la BCE dice di NO (non fornisce i soldi o gli appoggi economici necessari alle politiche del politico di turno) il politico di turno non può fare nulla, non amministra e gestisce nessun potere, tranne quello di riprendersi il potere di emettere valuta propria, nazionale attraverso una propria banca nazionale.
Se non si capisce il significato economico e l’implicazione di questo, è inutile qualsiasi altro ragionamento e discussione. Questa è la madre di tutti i problemi, tutto il resto, ogni altra battaglia è a cascata, subordinata o successiva.
Se vi tolgo il portafoglio e tutti i soldi ve li fornisco io, voi d’ora in poi dovrete scendere a patti con me per averli, dovrete accettare tutti i compromessi che io decido, ed io potrei perseguire i miei obiettivi e non i vostri.
Questo non lo accettereste mai per il vostro portafoglio, per la vostra vita, per la vita della vostra famiglia, ma lo accettate per il nostro Stato?
Questo è drammaticamente irrazionalmente pericoloso, illogico, sbagliato e dannoso, sia dal punto di vista economico che politico ma soprattutto è la prova che non siamo in democrazia, e che il potere più importante di uno Stato è quello di emettere valuta corrente. Potere che non viene mai citato nella distribuzione dei poteri di uno Stato, descritti sempre 3, politico, esecutivo, giudiziario, invece di 4, dove il primo potere è quello economico, cioè emettere valuta corrente.
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