Come deve essere distribuita in uno Stato Sovrano la Valuta Circolante di proprietà del portatore , e come dovrebbe avvenire la sua espansio...
Come deve essere distribuita in uno Stato Sovrano la Valuta Circolante di proprietà del portatore, e come dovrebbe avvenire la sua espansione?
Spesso questi sono gli anelli mancanti in tutte le spiegazioni di SOVRANITÀ MONETARIA.
In sintesi.
1. La Valuta deve essere di proprietà del portatore.
2. Il valore nel mercato interno della valuta viene assegnato per accettazione collettiva ed in modo nominale.
3. La proprietà iniziale della valuta emessa deve essere di tutti i Cittadini deve essere distribuita in parti eguali tra tutti i Cittadini dello Stato.
4. Ad ogni cittadino deve essere assegnato un conto per nascita dallo Stato. Ogni espansione della “massa” valutaria deve essere distribuita egualmente su tutti i conti dei cittadini.
Questi punti potrebbero essere la bozza dei primi articoli di una legge costituzionale riguardante la distribuzione della Valuta di Sovranità Nazionale in uno Stato. Uso il condizionale perché il diavolo si nasconde nei dettagli.
Per me potrebbero essere i mattoni fondamentali: giuridici, insiemistici (e quindi matematici) e contabili attraverso i quali costruire una valuta sovrana nazionale.
Personalmente lo trovo giuridicamente “equo” e corretto anche dal punto di vista insiemistico matematico, con le opportune correzioni per gestire le situazioni relative alla parte di valore da attribuire ai nuovi nati, e quella da ridistribuire dei morti.
Come gestire il budget dello Stato è un passo successivo e subordinato a questo e non il contrario.
A mio avviso questi meravigliosi concetti sono assolutamente realizzabili oggi attraverso una gestione informatica. Potrebbe essere raggiunta attraverso una valuta elettronica, ed è la prima volta che sono a favore di una valuta elettronica, perché la valuta sarebbe di proprietà del portatore, e la sua espansione equamente distribuita.
Mentre non sono per nulla d'accordo, anzi trovo che sia un GRAVE ERRORE delegare allo Stato la gestione della valuta creata, perché rende comunque di nuovo il cittadino schiavo della creatura creata per la gestione del Valore e cioè lo STATO, e non il contrario, lo STATO servo, cioè al servizio di tutti i Cittadini.
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