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Se non sappiamo questo faremo sempre valutazioni etico morali sbagliate.

Usiamo il Denaro come Metro corretto di Giudizio? Già vedo le reazioni al titolo:  “Luca, cosa ti metti a fare sermoni, a ponti...

Usiamo il Denaro come Metro corretto di Giudizio?

Già vedo le reazioni al titolo: 

“Luca, cosa ti metti a fare sermoni, a pontificare?” 

Non è questa l’intenzione. Mi sono accorto di un errore sistematico che facciamo tutti, te e me compresi, quando diamo valutazioni etico morali relativamente al VALORE, del nostro tempo, del nostro lavoro, delle nostre cose. Il problema nasce quando lo facciamo attraverso un’unica unità di misura: il denaro, o meglio la VALUTA CORRENTE, crendo di usare una unità di misura, e credendo che sia corretta.

Iniziamo a comprendere le cose come stanno, che ci piaccia o no, intanto il Denaro come esisteva prima del Trattato Bretton Woods NON ESISTE PIÙ (se non lo conosci lo trovi su wikipedia) cioè qualcosa di reale e tangibile, legato all’ORO, altra cosa concreta e non infinita.

L’errore che commettiamo è CREDERE che il valore di quello che facciamo venga valutato attraverso la VALUTA CORRENTE.

Ma questa appunto non è una unità di misura precisa. Anzi non dovrebbe essere proprio una unità di misura, perché tanto per cominciare ha un errore potenzialmente crescente nel tempo, quando siamo di fronte al fenomeno della svalutazione progressiva.

Dare giudizi etico morali di per se sarebbe cosa giustissima, tranne per il fatto che il metro che usiamo, non è come il metro per misurare i metri e i centimetri. Quello è fisso e immutabile, e ci sono state lotte per fissarlo.

Una volta in ogni piazza di paese c’erano 2 aste di ferro attaccate al muro della chiesa una era l’unità di misura dei tessuti pregiati (ed era più corta) e un’altra asta di ferro era più lunga. La lunghezza la poteva determinare il capo del paese. Capirai che omogeneità di valutazione. La tua stoffa il tuo lavoro era valutato di più o di meno in base al tipo di paese in cui andavi a vendere. E giustamente ti saresti incazzato all’epoca.

Tutta la nostra evoluzione culturale ci ha portato ove possibile a stabilire UNITÀ DI MISURA FISSE, per fare valutazioni corrette e omogenee. Con la Valuta Corrette questo non è possibile! 

Perché la “BASE VALUTARIA” viene ampliata di continuo (il 90% in modo digitale) e questo SVALUTA tutto quello che è “REALE”, come la stoffa che avresti tessuto e venduto all’epoca delle “barre”. 

Quant’è l’errore medio annuo? Superiore di solito al 10%, e si chiama Svalutazione. 

In 10 anni l’errore è del 100%.

Eppure facciamo valutazioni etico morali in continuazione utilizzando il DENARO, perché scambiamo il GUADAGNO per il denaro.

Quando Valutiamo il nostro tempo, il nostro lavoro, il sudore, il mazzo che ci facciamo, con il metro del VALORE, usando il vecchio concetto del DENARO siamo sempre soggetti a analisi potenzialmente errate se non adottiamo degli accorgimenti.

Il problema dei 2 assi di ferro per valutare il Valore era, a confronto, un paradiso in terra. Perché in quell'epoca era evidente la potenziale ingiustizia, erano evidenti le differenze di lunghezza degli assi di ferro da un paese all'altro.

Ora l’ingiustizia è tremendamente nascosta. E il motivo è dato dal fatto che la creazione di valore è legata al NULLA, e il METRO di valutazione ha un errore (svalutazione) che ti ricordo può aumentare di molto nel tempo. 

Di molto quanto? 

Nota che nella storia di molti paesi è capitato che questi dovessero togliere a decenni di distanza dall'introduzione della propria valuta 3 zeri alla stessa, ti ricorda qualcosa questo?
1940 gli italiani cantavano “se potessi avere 1.000 lire al mese…” è del
30 anni dopo negli anni 70 se guadagnavi 1.000.000 di lire avevi un decente stipendio.
30 anni dopo ancora entriamo nell’Euro e togliamo 3 zeri oltre ad avere una svalutazione percepita del 50%, e torna di moda la canzone “se potessi avere 1000 lire al mese” nella variante euro al mese.

In pratica è come se ogni 10/20 anni servisse aggiungere uno Zero alla Valuta per avere la stessa percezione di Valore. 

Solo che oggi questo valore ti ricordo viene creato dal nulla, attraverso il sistema frazionario.

Proviamo a domandarci un attimo perché noi dobbiamo farci il mazzo per averne una piccola fettina di valore, mentre chi emette valuta col sistema frazionario si crea ricchezza dal nulla? 

Se lo facessimo io e te per lo Stato saremmo equiparati a dei falsari. Ma chi lo fa è al di sopra delle legge. Welcome to the jungle. O ben venuto in Matrix se preferisci.

Ipotizziamo che coloro che hanno la possibilità di emettere valuta potenzialmente all'infinito siano "giusti, buoni e saggi", se fosse così pensateci, nessuno di noi dovrebbe donare soldi né ad associazioni come Save the Children o altre, perché non ci sarebbe il bisogno, nemmeno di pagare per la sanità o per l’istruzione, ne per avere internet e accedere alla conoscenza, e non sapremmo cosa sia la recessione.

Utopia? No Valutocrazia Democratica, questa sconosciuta, sconosciuta come lo era la democrazia prima del suo avvento. In pratica un vero socialismo, non quelle farse viste nella storia finora.

Spesso mi capita di tornare su questo argomento è il motivo è che guardare ai problemi umani dal piccolo verso il grande crea un problema di impossibilità di visione.

Comprendo che la maggior parte non guarda mai il problema da chi stampa denaro, verso il piccolo, verso l’unità:

perché quello è il punto di vista corretto, cioè guardare da chi ha il potere e lo usa verso chi lo subisce, e non il contrario.

A questo punto mi sono chiesto:

  • Ma chi stampa (aumenta la base valutaria) tiene conto della creazione di valore reale? Cioè le Commodity.
  • Tiene conto della creazione di valore digitale?
  • Tiene conto dell’espansione demografica? 

La risposta è NO, e non l’ho data io me l'ha data una persona che si è occupata di statistica presso la Banca centrale europea. Tengono conto solo del forex (delle altre valute) e della gestione del potere valutario.

Ne consegue che siamo apparentemente in democrazia, tuttavia non possiamo votare relativamente alla gestione e redistribuzione del potere valutario. Notalo.

Possiamo votare relativamente alla redistribuzione del potere legislativo ed esecutivo. Ma il potere valutario è gestito da trattati internazionali che nella maggior parte degli Stati vanno al di sopra del potere costituzionale (anche se questo non dovrebbe mai accadere). 

Pertanto il potere legislativo risulta spesso ininfluente nei confronti del potere di emissione della valuta. 

O come diceva Rothschild “datemi il controllo della valuta e non mi interessa chi fa le leggi“.

Quindi ora ci dovrebbe essere chiaro che quando usiamo come unità di misura l'importo numerico dei soldi, e usiamo questa unità di misura per:

  • valutare cosa il nostro lavoro e quello degli altri,
  • valutare cosa il patrimonio nostro e degli altri quindi cosa abbiamo noi e gli altri,

su tutti gli elementi che hanno una implicazione temporale annuale o pluriennale, rischiamo di fare degli errori di valutazione importanti, imbarazzanti o peggio rischiosi.

I più avveduti (ed in genere sono persone piuttosto ricche) quando vogliono valutare bene merci (commodities), immobili, oro, metri quadrati, lo fanno utilizzando il concetto di comparazione del potere di acquisto. 

Dato che beni e servizi ha un valore relativo alla data di valutazione, per comprenderne il valore allora risulta necessario avere altri elementi comparativi. 

Faccio un esempio semplice e concreto. 

Quanti chili di pane ci compro con quel bene e servizio? Quanti Litri di latte? Quanti Litri di benzina o petrolio? Quanto Oro? Quanto Argento? E quanti metri quadrati? 

Questo ci aiuta a comprendere il valore di scambio togliendo la Moneta.

Dobbiamo fare attenzione il valore di alcuni elementi come il metro quadro cambia nel tempo, in base alla posizione ed a quello che ha intorno. Cioè un metro quadrato in riva al mare può costare molto di più di un metro quadrato in campagna.

Iniziamo a capire che solo attraverso un sistema di comparazioni riusciamo a comprendere ad esempio  che si gli immobili, la casa sono dei beni rifugio MA NON aumentano di valore, restano più o meno invariati di valore nel tempo. 

Perché quello che perde enormemente di valore è proprio la VALUTA CORRENTE, per questo i meno avveduti credono che la casa si rivaluti moltissimo nel tempo. In realtà rispetto ad altri beni la Casa ha un potere d’acquisto nel tempo quasi equivalente. 

Se iniziate a trattare il “denaro” cioè la valuta corrente come una merce che perde di valore in continuazione, come un ascensore di valore che va solo giù, ecco che le vostre valutazioni torneranno ad essere quanto meno più “REALI”.

E con queste valutazioni, con il fatto che chi crea la merce “denaro” la crea dal nulla, inquinando la valutazione di tutto il resto, solo e solo con queste valutazioni possiamo dare giudizi etico morali avveduti. Perché chi produce questa merce dal nulla (la valuta corrente, quelli che chiamiamo soldi) se lo facesse con l’intento umanitario, sociale, di fratellanza, potrebbe risolvere praticamente tutti i maggiori problemi presenti nel mondo, fame, povertà, sanità, cultura, pace. 

Mentre invece utilizzano questo potere ENORME in modo completamente egoistico e distruttivo. 

A mio avviso chi gestisce il potere deve essere giudicato per come lo gestisce. 

Perché notiamolo, quello di emettere valuta è il potere più grande di tutti, che gestito male può diventare un crimine nei confronti dell’umanità intera.

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